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Rovereto, 20 febbraio 2015
LA POLEMICA DI PREVIDI
Ritirata la delibera sull’area geografica: «Buttati 3.500 euro»
dal Trentino di venerdì 20 febbraio 2015

Alla fine la delibera della giunta sulla città “area geografica” – che stava per rimettere in crisi il patto elettorale Pd-Upt – è stata ritirata dal sindaco Miorandi. Scatenando non poche perplessità.

Che Mauro Previdi, consigliere comunale dei Verdi e presidente della Commissione ambiente e salute, decide di esternare: «Abbiamo fatto spendere alla comunità 3.500 euro per una seduta comunale dove sono state votate tre semplici delibere e quella più importante è stata ritirata. Non è possibile. Il sindaco poteva farsi inviare il parere dell’Ufficio decentramento della Provincia molto prima e non inventarsi questa scusa per ritirare la delibera. Prima era convinto assertore che Rovereto doveva uscire dalla Comunità di valle, ora invece torna sui propri passi e decide di non decidere. E’ lapalissiano che il sindaco Miorandi ha fatto come i bambini che si fanno firmare la giustificazione dal genitore per dire a scuola che non hanno studiato».

Previdi poi se la prende anche con alcune frasi del segretario locale del Patt, Marco Graziola, a proposito delle prossime alleanze politiche: «Anche i Verdi sono diventati Civici. L'estrema sinistra di Sel si è presentata alle politiche con i Verdi, diventerà Civica?».

«Graziola fa meglio a ripassare lo spartito – ironizza Previdi – questa volta ha proprio steccato sulle alleanze delle precedenti elezioni e sul nostro attuale apparentamento». Il presidente della commissione ambiente e salute del Comune non risparmia l'attacco a Graziola: «Graziola su Facebook si vantava di aver messo il veto sull'entrata dei Verdi nel centrosinistra, quando i Verdi sono stati i fondatori del centrosinistra autonomista in Trentino e hanno sostenuto Rossi alle provinciali».

«Alle elezioni scorse, quando si parlava di eventuale apparentamento con il centrosinistra-autonomista al secondo turno, loro hanno messo il veto a far entrare i verdi nel centro sinistra autonomista – replica Previdi – Da questo punto di vista, Marco Graziola è un buon fisarmonicista, ma un politico molto scarso che non conosce la strategia politica. Noi abbiamo, al contrario, trovato con le liste civiche, che fanno a capo a Valduga, un interlocutore privilegiato che nell'ambito del suo programma terrà in grandissimo conto quelle che sono le istanze e i principi dei Verdi».

«In questa fase - conclude Previdi -, il centro sinistra autonomista non ha voluto prenderle in considerazione. I Verdi non sono né di destra, né di sinistra, ma è un'idea trasversale di cui ogni partito deve farsi proprio, perché riguarda il futuro del nostro ambiente, per dare un mondo diverso per i nostri figli. Purtroppo quando ci sono interessi economici in ballo tutto passa in secondo piano, mentre Valduga mi sembra che ha assolutamente intenzione di valorizzare questi aspetti ambientali, ma soprattutto vuole creare relazioni con gli altri comuni della Bassa Vallagarina per avere più peso in Provincia. E non vuole isolare la città dalla Comunità di valle. Anzi, vuole valorizzare la sua centralità».

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